La storia della celebre e sfortunata poetessa Sylvia Plath, morta suicida a 30 anni. Il suo tormentato rapporto con i suoi genitori. I suoi amori, le sue passioni. E poi Ted Huges, marito , poeta, e figura fondamentale, capace di segnare la tragica esistenza di Sylvia fino alle tragiche e definitive conseguenze. Due classi, 40 interpreti, alle prese con la celebrazione della vita e della voglia di vivere di un’artista e scrittrice che ha segnato la letteratura dell’ultimo 900.

Attenzione, è morto il ricchissimo Alan Micheal Lecis Cocco Ortu De Gioannis Aymerich, rampollo di una delle più importanti famiglie cagliaritane, magnate della fabbrica di gassose Bullucas. Parenti e amici si ritrovano alla sua veglia funebre per ricordarlo e commemorarlo - o per contendersi l'eredità? l'avidità e le passioni nascoste, gli antichi rancori e gli amori mai sopiti verranno poco alla volta rivelati in questa divertente parodia della soap opera.

Un'esilarante commedia musicale, tra canzoni e coreografie, nella quale monache, degenti, infermiere e segretarie della casa di cura indagano sul misterioso omicidio della madre badessa: tutti i personaggi sono sospettati di aver commesso il delitto e al tempo stesso sono coinvolti nelle indagini.

Qual è il coefficiente di stupidità presente nella vita di ognuno di noi? E’ più stupido morire in scena o morire stupidamente fuori scena? Chi decide cosa è stupido e cosa no? Forse l’era sociale, la cultura dominante, i tempi ed i gusti. Ma allora esistono sostanziali differenze fra una società contemporanea chiusa e sospettosa, impaurita dal diverso e che vorrebbe armarsi fino ai denti rispetto al Giappone feudale ed i suoi Samurai e Gheishe? Cosa differenzia una vita consacrata all’Arte da una consacrata al banale, al quotidiano? In questo spettacolo di teatro contemporaneo performativo si prova a dare alcune risposte, probabilmente non riuscendoci, ma provandoci e con una sola certezza in mente; amor vincit omnia, ed è solo con l’Amore che siamo meno stupidi del solito.

Dramma in costume sulle tragiche vicende delle famiglie Lobina e Curreli nei primi anni '50. Atmosfere austere e polverose, vite segrete, segnate dall'ipocrisia del paese e dalla tragedia personale di ciascun personaggio.

Un dramma agrodolce, che si snoda tra una storia presente e le influenze di una storia passata da cui emergono personaggi femminili che non hanno mai saputo amare o che hanno amato troppo senza mai amare davvero loro stesse. Commovente, sul filo della tragicommedia all'italiana.

Commedia. Seguendo il motto: “Villanova non è grande: è così piccola da non riuscire a contenere tutte le sue più roventi passioni!” anche in questo secondo nuovo spettacolo seguiamo le avvincenti storie della famiglia Lecis Cocco Ortu De Joannis Aymerich, della famiglia rivale Puddu e delle ragazze dell’Istituto Santa Caterina. Al centro di questa puntata scopriremo (o forse no?) chi sarà il volto della campagna pubblicitaria della gassosa creata appositamente per la sponsorizzazione del Pride Sardegna 2019: “Miss Pride Bullucas 2019”.

Direttamente dallo spettacolo: "Odio, paura, vergogna, questi sono i vizi capitali del mondo che è rinato, peccati mai contemplati da chi addita la lussuria, la pigrizia, l’ira. Avevo paura di quella parata, perché in realtà desideravo tantissimo poterne far parte. Così oggi marcerò per quella parte di me che aveva troppa paura e per quelli che non possono farlo, per le persone che vivono come anche io ho vissuto. Oggi marcerò per ricordare che non sono un io e basta, ma che sono anche un “noi”. Tutto è così logico e sensato nell’amore, che improvvisamente, le differenze create dal peso dei tempi, sono niente, e noi stiamo parlando del niente, di nessuna guerra, niente e così sia"

Il suo nome agita ancora fantasmi. Dionysus. Per ogni polemista estemporaneo che dei classici si riempie la bocca, classici: storie di Dei maschili che amano giovani uomini (Ganimede, Defni, Pelope, Aminia), storie d’intersessualità (Tiresia, Ermafrodito, Pan, Prosimno). Tutto ciò che era oscenità (ob scaena: fuori scena) il teatro lo ha messo in scena. Il teatro ha liberato ogni ombra dall’oscurità stessa. E tutti gli anni che sono venuti dopo non hanno cancellato i brividi dell’oscenità e della totalità dell’amore. Anni di frizzi, lazzi, mossette, attori in buona fede e alberghi del libero scambio che hanno trasformato il theatron (‘visione’!) in mero intrattenimento, parente diretto dei luna park, della lap dance e dei pornoshop, tutelati dai medesimi uffici SIAE. Fra giardini dei ciliegi, in inquietudini borghesi, si agita ancora il fantasma rituale. Dionysus inanzi al quale cadono i concetti stessi di morale, bene e male. La pozza di vino e sangue tragico in cui si confonde ogni volto, non più maschile o femminile, perché non t’innamorerai del volto, di un corpo o del suo genere, ma dell’anima che c’è dentro. "

Una commedia leggera e divertente messa in scena dagli allievi over 60 del corso "Senilia" e che si svolge durante i preparativi per l'attesissima festa di Santa Trofimena.